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contro mastro ciliegia

Chitarra e netturbino (canta Roma)

Maurizio Crippa

Il premio concesso agli addetti dell'Ama per l'impegno di non "ammalarsi" troppo da qui a Natale. Nemmeno Raggi, quando lottava contro "il complotto dei frigoriferi" era arrivata a tanto. Del resto è davvero impossibile far il sindaco in una città in cui, quando MArino chiese gli straordinari ai pizzardoni, lo lasciarono da solo nel caos di San Silvestro

Ora gli manca solo un bacio di buon Natale da stampare in fronte ai suoi netturbini dalla salute tanto cagionevole, come piccoli fiammiferai. E non potrebbe essere che questo: accompagnarli lui stesso, con fascia tricolore, per le strade ricoperte di schifezza, strimpellando la sua già mitica chitarra. Il sindaco zampognaro, il benefattore dei mondezzari dell’Ama miracolosamente risanati, mercé un premio da 360 euri se non si ammaleranno (o un po’ di meno, dai!) da qui a Natale. La farsa del Grande Repulisti è servita, caro Gualtieri.

 

Nemmeno all’antichissimo romano Michetti sarebbe venuta in mente, nemmeno Raggi s’era inventata tanto, per salvare la città dal “complotto dei frigoriferi”. Ma il destino dei sindaci è segnato, in una città in cui  Marino chiese ai pizzardoni un po’ di straordinari a San Silvestro, e quelli offesi si diedero malati, tutti. Ma ci si inchina sempre al sopruso, persino Cunial senza green pass va in Parlamento. Tanto nessuno si occuperà di questa monnezza: saranno tutti in strada, a godere la salubrità dell’aria .

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"