CONTRO MASTRO CILIEGIA

Marilyn Rousseau

Maurizio Crippa

Alla terza persona che denuncia, dopo anni, le violenze subite da uno che ha scelto come nome d'arte il cognome di uno squartatore, viene un pensiero: sembrano il Dibba e soci, che ora denunciano la svolta di Grillo. Ma perchè hanno convissuto per anni con uno che come nome d'arte ha scelto Rousseau?

Ora, non un* di meno e tutto quanto, non mi azzardo nemmeno all’argomento. Ma alla terza persona (due attrici e un attore) che denuncia di avere subito, e per anni, violenze fisiche e psichiche inenarrabili da Marylin Manson, un pensiero viene pure. Dopo Evan Rachel Wood e Corey Feldman (il maschio, ora pure Esmé Bianco, famosa per Game of Thrones, ha accusato il bruto di cose truci. Ma convivere per anni con uno che per nome d’arte ha scelto il cognome dello squartatore di Sharon Tate? Magari era da pensarci prima. Lo so che è un pensiero banale. Ma, ad ogni buon conto, fa pendant con quest’altro: e il Dibba, il Toninelli, la Lezzi che ora sbraitano per essere stati stuprati nelle idee dalla svolta di Grillo, non potevano pensarci prima? Invece di convivere per anni con uno che come nome d’arte aveva scelto Rousseau?

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"