contro mastro ciliegia
Clubhouse e senilità
Sembra un TiKtok per boomer dediti alla medietà culturale, e mi ha quasi tentato. Ma perché uno dovrebbe entrare in una stanza per sentire sconosciuti che parlano da soli a vanvera di quel che pare a loro? A quel punto, si fa prima a entrare nelle consultazioni del Pd. O andare all'Ariston a sentire Amadeus
Ieri il Fondatore di Rep., Eugenio Scalfari, anni 96, ha scritto un pezzo assai egoriferito, come spesso nei 96 anni precedenti, ma anche va detto molto bello. Su: “Quando si arriva alla fine di un viaggio”. Lo si cita per dire che invece non era il caso, ed è stata una autentica schifezza anche da parte di certuni del mestiere, maramaldeggiare su Corrado Augias, che di anni ne ha dieci di meno del Fondatore, solo perché ha passato una mattinata ad abboccare a un phishing credendo invece di dialogare con l’Enel. Statevi accuorti, che l’età capita a tutti.
Li si cita entrambi, infatti, perché a me che sono soltanto un boomer era venuta quasi l’idea di iscrivermi a questo nuovo social, che pare piaccia tanto anche a Elon Musk, che si chiama Clubhouse e che del resto ha l’aria di essere un TikTok per gente attempata dedita alla medietà culturale. Ma mi chiedo: perché mai una persona ancora per poco sana di mente dovrebbe iscriversi a un social, e lasciare la sua agenda telefonica, per poter entrare in una “stanza” in cui uno sconosciuto parla in diretta di quel cazzo che vuole? Ma chissenefrega? Se proprio volessi provare l’ebrezza di sentire gente che parla a vanvera da sola, mi infilerei nelle consultazioni del Pd. Oppure no, andrei direttamente all’Ariston, a sentire Amadeus.
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