contro mastro ciliegia
Mamma, ho riperso la brocca
In un appello Macaulay Culkin chiede di rimuovere il cameo con Donald Trump nel sequel Mamma, ho riperso l’aereo. La cosa è un po’ eccessiva, non lo farebbe manco Nancy Pelosi, neppure nell’éra della cancel culture
Ieri sera ripassava in tv, con ipnotico effetto déjà-vu, peggio di una crisi di governo parlamentarizzata, Mamma, ho perso l’aereo (il primo, quello senza Trump). Niente di strano: in tv di alternativa c’è solo Renzi, e poi la Disney sta lavorando a un reboot.
Per l’occasione, giornali e siti hanno ricicciato la storia triste di Macaulay Culkin, che aveva nove anni, e di come il mitico Joe Pesci lo trattasse male sul set. Anzi peggio che male, lo umiliava peggio di Cacciari con Conte per farlo apparire sullo schermo davvero impaurito. Per corroborare, tempo fa l’ex piccolo divo aveva pure raccontato che Joe Pesci gli aveva morso un dito. Poi a Macaulay Culkin ne sono capitate peggio che a Bertoldo, come si sa, ma francamente non si riesce a immaginare che sia colpa di Joe Pesci e del suo magnifico metodo educativo da bravo picciotto mediterraneo, una specie di metodo Muccioli applicato sul set.
Ora Macaulay Culkin sta bene, o almeno pare. Perché da qualche giorno gira un suo appello in cui chiede di rimuovere il cameo con Donald Trump nel sequel Mamma, ho riperso l’aereo. E decisamente la cosa è un po’ eccessiva, non lo farebbe manco Nancy Pelosi, neppure nell’éra della cancel culture. Come dire: l’ex bambino bullizzato (pure da Trump?) forse ha perso il treno: per essere un attivista woke s’è svegliato tardi.
Comunque, dall’impeachment non si sa, ma dal taglio di montaggio The Donald uscirebbe facilmente. Gli basterebbe assumere l’addetto ai media di Giuseppi e fargli dire: “Non era Trump, siamo stati hackerati”.
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