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E' bello il mondo se Taylor Swift lo ascolta

Maurizio Crippa

La cantante ha fatto una cosa buona. Va su un qualche posto della rete, e si imbatte in quest’appello qui: “Mi chiamo Vitoria Mario e sono una 18enne nera con un sogno”

Dunque, mi dice @sciandi che la adora che Taylor Swift è molto brava, che tutti pensavano fosse la solita reginetta del pop e lei li ha fregati ed è diventata una cantante folk che farà la sua strada. E’ americana, e io mi fido perché ero fermo a Joan Baez, per il folk americano. Ma mi fido anche perché l’America che tutti amiamo è così (non nel senso del folk, che anche due balle) ma nel senso di una passione bella, per fare delle cose belle e che fanno bene alla gente. E persino c’è una cantante (folk, però giovane) che dice che è giusto e importante andare a votare. Questo detto, Taylor Swift ha fatto appunto una cosa buona. Va su un qualche posto della rete, e si imbatte in quest’appello qui: “Mi chiamo Vitoria Mario e sono una 18enne nera con un sogno”. Non è americana, è portoghese ma studia a Londra, non ha soldi per pagarsi le tasse (sarà che i brexitari non danno borse di studio ai ragazzi europei, boh) e allora ha scritto su GoFundMe: “Mi è stato offerto un posto presso l’Università di Warwick per studiare matematica, ma non posso permettermelo”. Taylor (senza cognome, siamo già in confidenza) le ha subito risposto: “Victoria, mi sono imbattuta nella tua storia online e sono così ispirata dalla tua determinazione e dedizione a trasformare i tuoi sogni in realtà. Voglio darti un contributo per raggiungere il tuo obiettivo e buona fortuna per tutto ciò che fai! Con affetto, Taylor”.  E un bacio da 25 mila euro. E forse non è niente, di fronte a tutto quello che succede nel mondo e anche ai soldi che ha lei. Però che bello. Ora la ascolto pure.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"