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Ti offro i timpani, Page

Maurizio Crippa

Robbie Williams e l'ex chitarrista dei Led Zeppelin in lotta per una piscina sotterranea che vuole costruire il fu leader del Take That

Vecchio come sono, sono per l’hard rock e anche per il progressive, i Led Zeppelin e i Pink Floyd, finché campo o divento sordo. Ma devo confessare che stavolta mi viene da ammettere: Robbie Williams, cazzo cos’è il genio. In un mondo mal ridotto in cui persino i presidenti americani litigano come bamboccioni a colpi di Twitter, il fu leader del Take That è da anni in lotta immobiliare con il fu chitarrista del Dirigibile, Jimmy Page. Cose che capitano a chi può permettersi di abitare a Kensington, Londra, mica ai gilet gialli. I due abitano vicini, muro storico a muro storico, sono anni che Robbie vuole completare gli optional della sua residenza con una piscina sotterranea. Niente da fare, il chitarrista dice che lo scavo metterebbe a rischio la sua torre cinquecentesca, avvocati e carte bollate a schiovere, ma niente accordo. Così il genio è passato alle armi pesanti. Pare (ma la denuncia è di Page) che gli abbia puntato contro dei potenti altoparlanti e gli spari addosso (“il mio mitra è un contrabbasso”, cantava Demetrio Stratos) la più rumorosa musica dei decenni scorsi. Per la precisione, il rock di musicisti rivali dei Led Zeppelin: Black Sabbath, Pink Floyd, Deep Purple. Jimmy Page ha 75 anni, probabilmente ne ha anche i timpani pieni di tutto il baccano fatto per una vita. Insomma è incazzato di brutto contro quest’arma di disturbo intimidatorio messa in atto dal vicino satanico di casa. E niente, sono vecchio anch’io, ma volesse fare cambio di casa, almeno per un po’, tipo Airbnb, sono qua. Non per Kensington, eh, ma proprio per un po’ di bella musica gratis da mattina a sera. Geniale.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"