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Cani e umani

Maurizio Crippa

Rapida occhiata alle cronache per vedere come butta il nostro rapporto con l’amico a quattro zampe

Due giorni fa era la giornata mondiale del cane in ufficio (bene, se non avete colleghi fobici come me), ma siamo rimasti indietro col lavoro in ufficio, e recuperiamo adesso. Rapida occhiata alle cronache per vedere come butta, il nostro rapporto con l’amico a quattro zampe. Una donna inglese che soffre di epilessia ha un cane di servizio addestrato a chiedere aiuto alla bisogna. Era al supermercato, ma nessuno ha dato retta all’animale. Male. A Cesena un uomo è andato fuori strada col camper, era un po’ strafatto e nascondeva la cocaina tra i croccantini del cane. Arrestato. Male. A Regalbuto il sindaco ha proposto uno sconto sulla tassa dei rifiuti per chi adotta un cane, per diminuire il sovraffollamento del canile. Bene. A Petaluma, California, una bulldog femmina inglese è stata proclamata “cane più brutto del mondo”. Si chiama Zsa Zsa in onore della mitica Gábor. Male per la divina, bene perché il World’s Ugliest Dog Contest ha lo scopo di far capire che anche i cani brutti sono belli. L’anno prossimo aprite anche una sezione #MeToo per i cani che hanno subito molestie al cinema, mi raccomando. Ad Albaredo per San Marco, Valtellina, due cani sono stati bruciati vivi perché abbaiavano troppo. Malissimo. Però che volete, lì sono leghisti e di solito menano i negher: forse era n diversivo. In tutto questo, l’opposizione che vorrebbe fare opposizione al governo che caccia i negher e dà la caccia agli zingari, ma forse ai cani gli vuole bene, come Salvini ai bambini e i nazisti ai canarini, l’opposizione che fa? Per ora riesce solo dire: restiamo umani.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"