London Pride Parade (foto LaPresse)

La sgomentevole orgia ministeriale e il comunicato (peggio) del Family pompiere

Maurizio Crippa

C’è un inarrivabile comunicato di Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family day

Che esista un Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della presidenza del Consiglio è notizia che già lascia sgomenti. Che avrebbe finanziato un’associazione dietro la quale si occulterebbe il business del sesso a pagamento, sgomenterebbe altrettanto. Se non fossimo appena stati edotti sullo stato dei conti di Alitalia. Che il disvelamento della boccaccesca verità sia opera delle Iene, lascerebbe addirittura tramortiti. Non fosse che c’è un inarrivabile comunicato di Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family day, che recita così: “Ministro Boschi, si riprenda dalla sconfitta referendaria, e si interessi all’Italia piuttosto che al Pd! Come funziona l’Unar? Come si accreditano sedicenti associazioni a scopo culturale che organizzano orge e prostituzione, mentre ha rifiutato di incontrare il nostro comitato?”. (Già, com’è che si rifiuta?). “Magari, queste sono le stesse associazioni accreditate per l’educazione scolastica dei nostri figli contro la discriminazione di ‘genere’ e il bullismo? Una persona seria chiederebbe scusa, farebbe pulizia dentro l’Unar e ascolterebbe chi rappresenta tantissime famiglie italiane preoccupate del futuro dei propri figli”. Ecco, questo sì che lascia tramortiti. Roba da mandare un sms di solidarietà a Francesco Spano.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"