Steve McCurry (foto LaPresse)

Gli occhi verdi di Steve McCurry su un documento falso

Maurizio Crippa
Di Sharbat sono rimasti solo gli occhi di smeraldo, ma sfocati in una foto quasi segnaletica. Il resto è il tempo che passa, e il sospetto che porta che si sia sfocato anche l’ideale che avevamo inseguito. E' stata arrestata in Pakistan, l’accusa è avere falsificato dei documenti.

Vorrei incontrarti fra cent’anni. La superiorità delle fotografie d’artista sulle modelle, e anche sulle icone, persino le modelle involontarie divenute icone geopolitiche di cui ci siamo innamorati, in nome della Pace, è che le fotografie rimangono. E le icone ci tradiscono, come certi amori. Di Sharbat sono rimasti solo gli occhi di smeraldo, ma sfocati in una foto quasi segnaletica. Il resto è il tempo che passa, e il sospetto che porta che si sia sfocato anche l’ideale che avevamo inseguito.

 

Sharbat è la ragazzina afghana con gli occhi verdissimi e il velo rosso della celeberrima immagine scattata da Steve McCurry, fotoreporter celeberrimo e adorato nel mondo, ultimamente più che altro icona di se stesso: dopo che l’hanno beccato, a più riprese, a photoshoppare il Santo Vero, per dirla con Manzoni, in favore di surplus emozionale. La “Monna Lisa dell’Afganistan”, invece, l’hanno arrestata in Pakistan, l’accusa è avere falsificato dei documenti, secondo quanto riportato dalla tv DawnNews. Nel 2014, si racconta, avrebbe chiesto una carta di identità falsa, dichiarando di essere nata in Pakistan. L’Agenzia federale di indagini pachistana (sperando che anche lì non inseguano i complotti frigoriferi) le ha contestato il reato. E la sua storia è vita, e non c’è niente di male a taroccare i documenti, se vivi laggiù. Resta da sperare, per lei, e per i nostri antichi amori geopolitici, che Steve McCurry non avesse taroccato anche quegli occhi incredibilmente verdi.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"