Silvio Berlusconi (foto LaPresse)

Scusa se non vengo, ma mi sono venute le gambe corte

Maurizio Crippa
Breve antologia delle risposte da Pinocchio che Silvio Berlusconi avrebbe potuto dare invece di dire: “Torno dall’America e vi spiegherò il mio NO costruttivo”.

    Certo che mi piace il tuo sushi ai fiori aromatici di scarpata ferroviaria, ma ho perso il treno riservato ai vegani e non riesco a venire a cena”. “Non è che trascuro vostro figlio nelle mie ore di lezione. E’ che proprio non mi ricordo come cavolo si chiama”. “Il Jobs Act sta funzionando benissimo, però diecimila assunzioni nello stato forse sono un aiutino”. “Non è affatto vero che sei brutta: Anzi, sei molto simpatica”. “Anch’io mi sono commosso per Dario Fo, ma per mettermi a piangere ho preferito aspettare di leggere Celentano”. “Guardi, non è per il prezzo esorbitante che non compro le sue scarpe di coccodrillo, ma sa, era un regalo per Pistorius e non so il suo numero”. “Non ho nulla contro il Nobel della Letteratura ai cantautori, mi ha solo stupito che Oceano Mare non fosse una ballata acustica di Bob Dylan”. “Non sono io a essere razzista, sono loro che usano i barconi”. “Nessuno può davvero credere che abbiamo intenzione di invadere la Russia. Lo sapete come finisce di solito coi nostri alpini, no?”. “Te lo giuro, mi fai davvero impazzire, e per questo ho deciso di mandarti in bianco”.

     

    (Breve antologia delle risposte da Pinocchio che Silvio Berlusconi avrebbe potuto dare invece di dire: “Torno dall’America e vi spiegherò il mio NO costruttivo”).

    • Maurizio Crippa
    • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

      E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"