La nuova casa di Sandro e Manuela, amore e trolley

Maurizio Crippa
Dove eravamo rimasti? Sotto le feste, le coppie che non scoppiano di solito partono. Sandro Bondi e Manuela Repetti non scoppiano, si amano, dunque partono. Dove li avevamo lasciati?

    Dove eravamo rimasti? Sotto le feste, le coppie che non scoppiano di solito partono. Sandro Bondi e Manuela Repetti non scoppiano, si amano, dunque partono. Dove li avevamo lasciati? Solo una manciata di mesi fa avevano inforcato i trolley e salutato l’Amor Loro, quello con le maiuscole, quello di una vita, il Cavaliere insomma, ed erano trasmigrati nel Gruppo Misto, il confortevole motel del Parlamento, altro che quella bolgia umana che era diventato il grand hotel Forza Italia. Ma anche lì, ormai: un viavai, gente che parte, gente che non sa ma intanto lascia i bagagli. Più che misto, è diventato vieppiù un posto promiscuo. Così Bondi e Repetti, che fanno politica mica da turisti, hanno trovato una nuova casa. Speriamo l’ultima della legislatura. E’ l’accogliente Casa Verdini, detta anche, pomposamente, Alleanza Liberalpopolare Autonomie. Un po’ barocca, come piace al patron. Non è una scelta last minute, la coppia per tempo vede e provvede: in fondo si viaggia per lavoro, no? “Questa decisione rappresenta una logica e naturale conseguenza del nostro sostegno da tempo intrapreso per le riforme costituzionali e l’azione di rinnovamento perseguito dal governo di Matteo Renzi”, ha detto la signora, mentre lui, poeta taciturno, l’ha lasciata dire. Del resto, le riforme di Matteo non sono figlie legittime di quelle di Silvio? E la coerenza sai, è come il vento, che fa dimenticare chi non s’ama. Ma loro si amano. E amano sempre anche il Cav., non si sa mai.

    • Maurizio Crippa
    • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

      E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"