La modica quantità del falsario, Fazio e il povero Cav.

Maurizio Crippa
La storia non è proprio un inedito, ma è di quelle che fa piacere raccontare, perché riconciliano col mondo reale. A Pioltello, hinterland milanese sul lato non baciato dall'Expo, un operaio sulla sessantina stampava euri falsi, in casa. Piccolo taglio, 20 o 50, “ottima fattura”. Diciamo uso persona

    La storia non è proprio un inedito, ma è di quelle che fa piacere raccontare, perché riconciliano col mondo reale. A Pioltello, hinterland milanese sul lato non baciato dall’Expo, un operaio sulla sessantina stampava euri falsi, in casa. Piccolo taglio, 20 o 50, “ottima fattura”. Diciamo uso personale, modica quantità (si potrebbe fare un referendum per legalizzare, no?). Poi li dava a un’amica, casalinga, che li spendeva nei negozi sotto casa. Sempre uso personale, modica quantità. Lui l’hanno arrestato, lei denunciata. L’Istat dice che l’indice di fiducia è tornato ai livelli pre-crisi, il contante a 3.000 invoglia alla spesa. Ma evidentemente negli italiani la propensione alla microeconomia di sussistenza non è mai venuta meno. Ci sarebbe da imparare. Ad esempio, se Fabio Fazio fosse un tantino più smart e ci avesse pensato, a Varoufakis avrebbe potuto rifilare dei bigliettoni fotocopiati: tanto, è un greco. Un altro a cui l’operaio di Pioltello avrebbe potuto suggerire una soluzione è il Cav. (nota per i pm: stiamo scherzando, non c’è nessun reato preventivo da indagare). Ieri è giunta la malinconica notizia, così in controtendenza sull’andazzo generale, che Forza Italia chiude la sede di San Lorenzo in Lucina per mancanza di danée. “Non ci sono soldi e io non posso più sostenere il partito”, ha detto Berlusconi: “Bisogna cambiare la legge sul finanziamento, questo problema non riguarda solo noi”. Va così: o cambiare la legge, o fare un referendum sul modello Pioltello.

    • Maurizio Crippa
    • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

      E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"