Bella Dalai

Maurizio Crippa
Il prossimo che dice “questo Papa piace troppo” (esclusi gli ex direttori del Foglio, ché sono un tipo pusillanime) mi sente. Francesco vuole presentarsi al mondo col volto familiare della Divinità, ma poi è un gesuitone prudente, mica uno da spericolati balzi in avanti. E' vero che, in tempi come q

    Il prossimo che dice “questo Papa piace troppo” (esclusi gli ex direttori del Foglio, ché sono un tipo pusillanime) mi sente. Francesco vuole presentarsi al mondo col volto familiare della Divinità, ma poi è un gesuitone prudente, mica uno da spericolati balzi in avanti. E’ vero che, in tempi come questi, la religione ha da presentarsi dal suo lato più attraente. Va di moda pure, in taluni ambienti, il fascino della “bellezza disarmata”. Che Dio sia donna ancora non lo si è stabilito, ma la parità di genere è l’unico dogma che ci è restato. E se avete in mente certe papesse post luterane, che incutono più terrore di Giovanna d’Arco (quella di Dreyer) sul rogo, capirete che cercare l’appeal dell’elemento femminile, anche nelle cose di Lassù, non è poi riprovevole. Quando però salta fuori il Dalai Lama e, alla Bbc, dice: “Se il mio successore sarà una donna dovrà avere il volto molto, molto attraente. Non sto scherzando, è la verità” – e sia pure nel senso che “le donne hanno maggior potenziale nel dimostrare affetto e compassione” – un dubbio assale. A parte l’eventualità che, una volta designata una magnifica Miss Dalai Lama, si correrà il rischio che voglia reincarnarsi pure lei nel 1942, quel che si pone soprattutto è un grave caso di politica & parità. Cioè, per farla breve: chi glielo dice a Laura Boldrini?

    • Maurizio Crippa
    • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

      E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"