Studenti e rottamandi

Maurizio Crippa

"La polizia attacca la marcia degli studenti”. Sotto: “Cariche e bastonate sui giovani studenti"

    "La polizia attacca la marcia degli studenti”. Sotto: “Cariche e bastonate sui giovani studenti che protestavano contro la riforma dell’istruzione”. Ci siamo, fascista di un Renzi, ho pensato. Sono dovuto arrivare in fondo alla seconda riga di catenaccio per capire che parlavano di Birmania. Su Rep. di ieri.

     

     

     

    Chissà che scriveranno domani, dopo che in quaranta città gli studenti (Unione studenti, vabbè) saranno scesi in piazza per protestare contro la riforma della “buona scuola” (qualsiasi cosa significhi) e per proporre “un’Altra Scuola”.

     

     

     

    Ma qui, che cosa significhi purtroppo lo sappiamo già. “Sette priorità”. Tra le quali spiccano “un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità” (mai sentita questa: nessun diploma è gratis?) e soprattutto “una riforma della valutazione in chiave democratica”. Che non vorremmo certo fossero i manganelli birmani. Ma questo forse sì: rottamateli, ’sti studenti.

    • Maurizio Crippa
    • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

      E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"