Il cardinale Bassetti verso la presidenza della Cei, la parola passa al Papa

Matteo Matzuzzi

I vescovi italiani hanno eletto la terna di candidati alla successione di Bagnasco. Oltre all'arcivescovo di Perugia, ci sono mons. Brambilla e il cardinale Montenegro

Roma. I vescovi italiani riuniti in Vaticano per la settantesima assemblea generale hanno eletto la terna di candidati da cui il Papa (in teoria) sceglierà il prossimo presidente, successore del cardinale Angelo Bagnasco. Il primo eletto è stato Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia creato cardinale da Francesco nel corso del primo concistoro, nel 2014.

 

Assai stimato da Francesco, che di recente gli ha concesso la proroga per rimanere a guida della diocesi umbra fino al compimento dell'ottantesimo anno d'età, Bassetti ha prevalso al ballottaggio su mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, che comunque è entrato nella short-list da secondo, ottenendo 115 preferenze in una successiva votazione.

 

Terzo eletto è mons. Francesco Montenegro, cardinale arcivescovo di Agrigento. Per lui, 126 voti nell'ultimo scrutinio. Tre candidati che rispecchiano la divisione geografica per macro-aree in cui è diviso l'episcopato italiano. La terna, si legge nel comunicato diffuso dalla Cei, “è stata consegnata al Santo Padre, al quale da Statuto spetta la nomina del presidente della Conferenza”.

 

È assai probabile che il prescelto da Francesco – che ieri, scherzando, aveva detto di poter anche scegliere al di fuori della terna – sarà Bassetti, capace di coagulare un consenso trasversale e molto forte.

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.