Arte

La fotografia di Robert Adams e l'arte di Giovanni Testori

Luca Fiore

A Parigi la mostra del grande fotografo, a La Spezia i quadri dello scrittore

Un giorno, negli anni Settanta, Robert Adams vide una colonna di fumo che si alzava sopra l’impianto di produzione di armi nucleari di Rocky Flats, vicino a Denver. Con una Hasselblad iniziò a girare per la città documentando ciò che un disastro nucleare avrebbe distrutto. I grigi tenui, argentini, del suo bianco e nero gridano la sua rivolta ecologista. Vecchi, bambini, madri che spingono carrelli del supermercato. Ecco le vittime del dottor Stranamore. Ma Adams non incappa nel cinismo di Kubrick e la Bomba diventa un motivo per domandarsi, alla vigilia della fine di tutto: che cosa ho di più caro?

Parigi, Fondation Henri Cartier-Bresson. Robert Adams, “Our Lives and Our Children”. Fino al 29 luglio

info: henricartierbresson.org

 


 

Passato alla storia per altri meriti (la critica d’arte, la letteratura, il teatro), Giovanni Testori si era affacciato sulla ribalta del mondo come pittore. Non ancora trentenne, negli anni Quaranta, si domandava come fosse possibile, dopo l’esplosione di Picasso, dipingere una crocifissione. È un problema su cui ancora si dibatte. Lui, di suo, ci prova. Nel 1949, mettendo in croce un agnello, e nel 1981, seguendo la lezione di Bacon e Sutherland. Al Museo Lia queste opere sono immerse nella collezione di arte antica. Sono gli ultimi giorni per vederle.

La Spezia, Museo Lia. “La passione di Cristo secondo Giovanni Testori”. Fino al 29 maggio

info: museolia.spezianet.it

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