Perché secondo Herrera tra qualche anno rimpiangeremo il global warming

Alan Patarga

Per il professor Victor Manuel Velasco Herrera, ricercatore dell'Istituto di Geofisica dell'Università nazionale autonoma del Messico, il global warming non è un pericolo. Potrebbe essere, semmai, un rimpianto se le sue previsioni si avvereranno: secondo lo studioso, che ha desunto le sue conclusioni dall'osservazione del ghiacciaio eterno argentino del Perito Moreno, la Terra potrebbe andare a breve incontro a un periodo di grande freddo.

    Per il professor Victor Manuel Velasco Herrera, ricercatore dell'Istituto di Geofisica dell'Università nazionale autonoma del Messico, il global warming non è un pericolo. Potrebbe essere, semmai, un rimpianto se le sue previsioni si avvereranno: secondo lo studioso, che ha desunto le sue conclusioni dall'osservazione del ghiacciaio eterno argentino del Perito Moreno, la Terra potrebbe andare a breve incontro a un periodo di grande freddo. Il ricercatore messicano la definisce "una piccola era glaciale" e cita polemicamente i risultati (opposti) dello studio dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) dell'Onu che invece pronosticava un inevitabile aumento delle temperature nel prossimo secolo. Macché: per i prossimi 60 o 80 anni farà sempre più freddo, assicura il professor Velasco Herrera, che contesta i modelli esclusivamente matematici (tanto cari ad Al Gore e ai suoi scienziati preferiti) e punta sul caro vecchio metodo scientifico basato sull'osservazione dei fenomeni, la raccolta dei dati e la formulazione di ipotesi o previsioni in relazione a essi. E osservando l'attività solare la conclusione sembra poter essere una soltanto: che, rallentando progressivamente nei prossimi decenni, non garantirà gli attuali (e sopra media, rispetto a tutti i secoli precedenti) livelli di caldo.