Il consenso sul riscaldamento globale non è per niente globale

Alan Patarga

La American Physical Society, ossia l'associazione che raccoglie 50 mila fisici statunitensi, fa sapere che il mito del consenso (quasi) unanime circa l'origine del global warming è, per l'appunto, un mito.

    La American Physical Society, ossia l'associazione che raccoglie 50 mila fisici statunitensi, fa sapere che il mito del consenso (quasi) unanime circa l'origine del global warming è, per l'appunto, un mito. Secondo i responsabili dell'associazione, infatti, "sono parecchi, almeno la metà" gli scienziati che "non credono alle conclusioni dell'Ipcc sul cambiamento climatico e le sue cause". Tanto che l'organizzazione ha deciso di aprire un ciclo di conferenze sul tema. La prima l'ha tenuta il visconte Christopher Monckton, ex consulente scientifico di Margaret Thatcher e vecchia conoscenza del Foglio, quello che ha sfidato al pubblico confronto Al Gore e che è riuscito a far dire all'Alta Corte di Londra che "Una scomoda verità" è una boiata pazzesca. Secondo Larry Gould, ordinario di Fisica all'Università di Hartford, "lo studio di Lord Monckton mostra con chiarezza quanti e quali siano gli errori in cui è incappata la commissione dell'Onu sul cambiamento climatico".