Rosario Crocetta (foto LaPresse)

L'irraggiungibile Crocetta e l'aperitivo all'Expo. In ogni caso "zoccola" si può dire anche in Aula

Marianna Rizzini
Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata...

    Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata.......

     

     

    Corriere, cronache: “”E’ irraggiungibile”, Rosario Crocetta chiude lo spazio Expo dedicato alla Sicilia (motivo: era in un angolo, senza indicazioni). In cauda venenum: Crocetta minaccia di non versare i 3 milioni di euro pattuiti.

     

    Corriere, cronache romane: prati e giardini incolti, allarme a Testaccio, serpenti all’asilo. (Ci sono anche i topi, gli scarafaggi e i gabbiani in picchiata sulle carcasse fuoriuscite dalla spazzatura). Eterogenesi dei fini: il tutto è accaduto dopo il blocco appalti sulla manutenzione in seguito all’inchiesta Mafia Capitale.

     

    Repubblica, cronache: “Alberto Sordi, la congiura dei camerieri e il pasticciaccio dell’eredità contesa”. Trentasette parenti hanno impugnato le ultime volontà della sorella dell’attore. Il maggiordomo si è definito “mezzo parente”. Altro che “Downtown Abbey”.

     

    Il Fatto: “Zoccola in aula si può dire” (epilogo di una querelle tra un deputato Pd e deputata grillina. Vabbè).

     

    Il Fatto, pagine politiche, e il Manifesto, pagine politiche: “Pippo stavolta se ne va davvero”. (Titolo in onore dell’amletico Civati).

     

    Libero, cronache: “I Black bloc no, i talgiagole sì, autogol di Rolex” (titolo della giornata).

     

    Libero, pagine milanesi: “Expo, l’aperitivo trendy si beve in Spagna”. Padiglione iberico promosso per le tapas all’imbrunire, ma pare ci sia un pericolo rincaro del prosciutto patanegra (chissà che cosa dice il Crocetta fuggitivo).

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.