Fedez (foto LaPresse)

La pizza all'Expo, la guerra tra rapper e il conto della Grecia a Berlino

Marianna Rizzini
Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata.

    Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata.

     

    Corriere, Repubblica, giornali assortiti: Dante Ferretti, lo scenografo da Oscar, alla diffida dell’Expo: “Ritiro la firma”: “Il mio progetto dimenticato”. E’ successo l’irreparabile: il cantiere delle sue scenografie è in ritardo (maddai?)

     

    Repubblica, prima pagina: “La sinistra come Alice nel Paese delle Meraviglie” (magari).

     

    La Stampa, pagine politiche: “Renzi sfida i sindaci: pronto a un confronto all’americana” (addirittura)

     

    Il Fatto: “Fabri Fibra contro Fedez: è scoppiata la guerra del rap” (ne sentivamo la mancanza. Da abbinare alla notizia del revival rivalità presso i dei Pooh, vedi Messaggero).

     

    Corriere, cronache: “Rimborsato chi lascia la sala se il film non piace” (ma l’onore della prova è a carco di chi?).

     

    Repubblica, pagine politiche: “L’ultimo appello dei dissidenti pd al premier: meno nominati o è rottura” (attenzione, c’è dissidente e dissidente, questi sono i “dialoganti” – attendiamo sequel)

     

    Repubblica, cronache: “Scomparse le tigri dei selfie. Monaci buddisti nella bufera” (notizia della giornata).

     

    La Stampa, cronache: “Nei laghi polari a caccia di giovani e saturniani” (mancano i fruttariani e poi siamo pronti per un’altra mostra dell’Expo).

     

    Il Messaggero, pagine politiche: “La Grecia presenta il conto a Berlino per i danni di guerra: 279 miliardi” (questa storia è sempre irresistibile)

     

    Il Messaggero, cronaca di Roma: “Ladro in casa: lo bloccano sul balcone chiuso a chiave” (applausi per la presenza di spirito – anche del ladro che, interpellato dal poliziotto, ha risposto di essere lì “per caso”).

     

    Il Giornale: “Pizza, un affare da 62 miliardi e patrimonio dell’umanità” Candidatura all’Unesco come “tesoro da preservare”. (Quando si dice tempismo in zona Expo – e pazienza per il povero Ferretti).

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.