il fogli del weekend
Il nuovo superuomo
“C’è una tecnica da Nobel che permette di selezionare la specie. Ma dove ci fermeremo?”. Intervista all’antropologo Eben Kirksey
Nel novembre 2018, l’Hotel Le Méridien del Cyberport di Hong Kong fu la cornice della controversia scientifica dell’anno, il vertice internazionale sull’editing del genoma umano. Jiankui He, un ricercatore cinese, spiegò alla comunità scientifica come aveva creato i primi bambini geneticamente modificati al mondo. Jiankui ne parlò con Jennifer Doudna di Berkeley, che aveva messo a punto la tecnica usata da He, il Crispr, un nuovo strumento di ingegneria genetica che due anni dopo a Doudna sarebbe valso il Premio Nobel per la Chimica. La scienziata americana aveva predetto che la sua tecnica sarebbe stata utilizzata per dirigere l’evoluzione della nostra specie: “Possediamo la capacità di modificare non solo il Dna di ogni essere umano vivente, ma anche il Dna delle generazioni future”. Doudna sapeva che quel giorno sarebbe arrivato.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE
- Giulio Meotti
Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.