Ansa
Bandiera Bianca
Niente calendari delle partite e superpoteri con l'AI. Nel nuovo album "Calciatori" Panini a mancare è la realtà
In queste pagine il giocatore è un esaltato solipsista che si veste stilysh in posa da maranza e il pallone che rotola diventa superfluo. Non ci sono più i fatti, ma soltanto le interpretazioni di come crediamo che gli individui siano
Cos’hanno in comune dei grattacieli in stile Gotham City, dei graffiti, un panorama collinare, una pista da skateboard, una distesa di conifere, delle pale eoliche e ciò che sembra un incrocio fra il Bosco Verticale e una torre fortificata fantasy? Nulla, se non campeggiare alla rinfusa sullo sfondo della copertina del nuovo (sempre mitico) album “Calciatori” della Panini. Come sempre, la grande raccolta di figurine per la gioventù è un ottimo buco della serratura da cui spiare nella Weltanschauung di questa gioventù; è sintomo e non causa della psiche fanciullesca. Dall’esegesi del nuovo album, appena arrivato in edicola, si deduce quanto segue: rispetto alla lontana epoca della mia infanzia, molto più risalto viene dato all’aspetto stilistico delle divise rispetto a dati e statistiche delle squadre; sono sparite le figurine mignon con le facce dei giocatori di serie B, così che alla Sampdoria sia concesso poco più spazio che all’Audace Cerignola; addirittura sono stati espunti i calendari di campionati e coppe, obliando del tutto il dettaglio che i calciatori esistano allo scopo di giocare delle partite. In compenso, sono presenti otto pagine dedicate a “un universo alternativo dove i fuoriclasse della Serie A diventano superstar con poteri unici generati dall’intelligenza artificiale”, una inquietante parata di “Gem Squad”, “Power Bro” e “Super Glovez”. L’immaginazione è un aspetto di grande rilievo per i bambini, che naturalmente sono liberi di figurarsi i calciatori come supereroi che aleggiano in un contesto sospeso fra la Città di Dite e Rozzano; le pagine dell’album rispecchiano tuttavia una proiezione in cui il calciatore è un esaltato solipsista che si veste stilysh in posa da maranza, mentre il pallone che rotola diventa un superfluo ammennicolo. Non ci sono più i fatti, ma soltanto le interpretazioni di come crediamo che gli individui siano. Le generazioni si avvicenderanno, gli album Panini resteranno immortali, e fra cinquanta, venti, dieci anni noi persone anziane potremo finalmente dire alla famosa gioventù: “Lo sapete, ragazzi, che un tempo esisteva la realtà?”.