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Bandiera Bianca

Caos totale! Ovvero la telecronaca del mondo

Antonio Gurrado

Dal “batti e ribatti” di Pizzul al pandemonio urlato su DAZN: non ci accontentiamo più di capire, vogliamo sentirci dentro l’Apocalisse. E così anche la Serie B diventa metafisica

Non chiedetevi perché stessi guardando Spezia-Palermo (nemmeno io saprei dirvene il motivo), ma chiediamoci tutti insieme perché, nel corso di ben due azioni confuse in area di rigore, il telecronista di DAZN ha commentato gli eventi strillando: “Caos totale!”. È una verità universalmente riconosciuta che i telecronisti abbiano il compito di spiegare agli spettatori ciò che accade sotto gli occhi di tutti, e che pertanto il loro ruolo sia per certi versi ancillare, didascalico se non decorativo; a meno che, in circostanze di particolare confusione, non possa invece risultare utile che il telecronista assuma un intento esplicativo, quasi pedagogico, onde illustrare al pubblico ciò che non si riesce a distinguere a prima vista. Ora, è singolare che, nella mesta partita di Serie B che allietava il mio pomeriggio, un’innocua azione che il buon vecchio Bruno Pizzul avrebbe etichettato come “batti e ribatti” abbia assunto la colorazione apocalittica di “caos totale”, di pandemonio e apocatastasi. È perché da chi ci spiega il mondo, foss’anche nell’incarnazione trascurabile di una partita di Serie B, ormai non pretendiamo più di capirci qualcosa; gli domandiamo soltanto la trasmissione di emozioni estreme, l’assicurazione anzi – per mezzo di parole urlate – che gli ordinari eventi cui assistiamo siano eccezionali, spettacolari, senza precedenti. È la più classica delle profezie che si autoavverano. Guardando il mondo, strilliamo anziché cercare di capirlo; il risultato è, manco a dirlo, caos totale.

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