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Bandiera Bianca
Il senso della vita in uno spot pubblicitario
Altro che sant’Agostino e Freud, la fisica quantistica e l’evoluzionismo. Per penetrare il mistero dell’esistenza basta una réclame di trenta secondi. Ecco il segreto: fai soldi e la gente non avrà occhi che per te
Ammetto a malincuore che il senso della vita mi è sfuggito fino a ieri sera, quando lo spot di una società di investimento me l’ha rivelato. Ve ne rendo partecipi. Lo spot incoraggiava a investire in non so che prodotto finanziario mostrando i risultati dell’operazione di successo: un tizio con camicia e giacca elegante a bordo di un’auto così lussuosa che una signora, voltandosi, si sollevava gli occhiali da sole per guardarlo meglio. Ecco dunque a cosa serve tutto il nostro apparentemente vano affannarci, faticare, sudare, soffrire: a farsi guardare dalle tipe che passano per strada. Io pensavo penetrare il mistero dell’esistenza fosse complicato, pensavo ci volessero sant’Agostino e Freud, la fisica quantistica e l’evoluzionismo, invece è bastata una réclame di trenta secondi, con due primi piani e uno slogan. Fai soldi e la gente non avrà occhi che per te, punto. Salvo che, in piccolo sotto il marchio della società, la pubblicità ammoniva che l’investimento non è mai sicuro, quindi il capitale è da considerarsi sempre a rischio. E allora, se le cose andassero male, altro che macchinone, altro che abiti sfarzosi; allora vedrete che tutti si volteranno comunque a guardarvi, ma non sarà affatto bello.