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Bandiera Bianca
Trump aveva ragione, lo dice il cappellino
Più che l’ennesima rivendicazione di infallibilità, colpisce la forma e il tempo verbale scelti dal presidente americano: un berretto che parla al passato, mentre il protagonista è ancora in scena, come se stesse già allestendo il proprio mito retroattivo da trasmettere ai posteri
Non faccio tanto questione del messaggio veicolato dal nuovo berretto di Donald Trump, quello che recita “Trump was right about everything”. Viviamo in un’epoca in cui il presupposto non solo della politica, ma tout court dei rapporti umani è di avere sempre ragione, tutti, costantemente e ognuno per conto proprio, impegnandoci in fitti monologhi paralleli che solo di tanto in tanto collimano in un’occasionale narrazione condivisa. No, ciò che colpisce del berretto è anzitutto che sia un berretto – anche Mussolini, quando c’era lui, aveva sempre ragione, ma non per questo se lo scriveva in fronte – e particolarmente che il verbo sia coniugato al passato. Trump aveva ragione su tutto; ciò, decretato dal cappellino presidenziale mentre Trump è lì vivo e presente, lascia intuire un precoce e unilaterale consegnarsi alla storia, induce ad aspettarsi che, da un momento all’altro, nello studio ovale la voce di Trump si spezzi al ricordo e dica: “Eh, quando c’ero io…”.