bandiera bianca

Rushanara Ali, silurata per ipocrisia. La sua o la nostra?

Antonio Gurrado

Nel Regno Unito, la sottosegretaria per i senzatetto si è dimessa una volta emerso che aveva sfrattato dei suoi inquilini allo scopo di riaffittare la sua proprietà a prezzo maggiore. È l'ennesimo caso di contrasto fra ciò che un politico deve fare in quanto servitore pubblico e ciò che desidera fare in quanto individuo

Ma allora aveva ragione Marx (era il 1844, se non erro, negli “Annali franco-tedeschi”), quando diceva che l’essere umano è scisso fra una vita in terra e una vita in cielo! Quest’ultima è la vita politica, che si inchina agli interessi dello stato e privilegia la comunità, mentre la vita in terra è quella del privato, che cerca di sopravvivere alle imposizioni dello stato per salvaguardare l’individuo. Ieri una componente del governo britannico, Rushanara Ali, si è dimessa una volta emerso che aveva sfrattato dei suoi inquilini allo scopo di riaffittare subito dopo la stessa proprietà a settecento sterline in più al mese. Per quanto poco etico, si tratta di un atto nel complesso legittimo; il problema è però che Ali occupa il ruolo di sottosegretario per i senzatetto, e sfrattare gente per brama di denaro non è il miglior viatico per risultare credibile. Di fatto, è stata silurata per ipocrisia; si tratta però solo dell’ennesimo caso macroscopico di contrasto fra la vita in terra e la vita in cielo, fra ciò che un politico deve fare in quanto servitore pubblico e ciò che desidera fare in quanto singola persona. L’ipocrisia è solo di chi pensa che le due identità possano coincidere.