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BANDIERA BIANCA

L'amore ai tempi dell'io-sono-così

Antonio Gurrado

Viviamo nell'età napoleonica dell’amore, dove il compromesso è estinto e non si accettano condizioni da nessuno. Solo che, un tempo, chi si credeva Napoleone era il matto per eccellenza

Dopo l’ennesimo torto fatto a sua moglie, Napoleone si giustificò dicendo: “Ho il diritto di rispondere a qualsiasi accusa con un eterno io-sono-così. Sono al di là di ogni mondo, non accetto condizioni da nessuno e voglio che ci si sottometta anche alle mie fantasie”. Viviamo ai nostri giorni nell’età napoleonica dell’amore, in cui tutti impongono le proprie pretese, non accettano compromessi e si giustificano dicendo “io-sono-così”.

La natura stessa dell’amore, in quanto sentimento soggettivo, viene ritenuta incoercibile e assoluta, come se costituisse un valore universale che si colloca “al di là di ogni mondo”. L’asserzione solipsista dei propri diritti sentimentali, senza tenere da conto la realtà oggettiva né la concreta esistenza altrui, copre tutto l’arco delle relazioni amorose, secondo diversi gradi di sofferenza e di pericolosità, culminando in quegli uomini orribili che non accettano la libertà delle donne e le condizionano, le vessano e prima o poi le ammazzano. Solo che, un tempo, chi si credeva Napoleone era il matto per eccellenza, l’inquilino standard dei manicomi; adesso, invece.

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