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Bandiera Bianca
L'Italia è il paese dei mestieri ereditari
Un quarantenne bergamasco ha soccorso una donna fingendosi medico, ma il vero medico era suo padre: è stato denunciato per usurpazione di titolo, esercizio abusivo e oltraggio. In un paese fatto di persone familiste di nascosto ed egualitarie davanti agli altri, c’è chi crede che anche la laurea passi di padre in figlio
Perfino nel paese in cui tutti denunciano tutti suonano roboanti le tre accuse ricevute da un quarantenne bergamasco: usurpazione di titolo, esercizio abusivo di attività sanitaria e oltraggio a pubblico ufficiale. Cos’avrà mai combinato questo signore? Si è fatto largo nella folla per soccorrere una donna in preda a un malore, dichiarando di essere medico; salvo poi ammettere, dopo averle tastato il polso, che in realtà il dottore era suo padre e che lui aveva appreso un po’ della dottrina di Esculapio per esclusiva tradizione orale.
L’Italia è una nazione talmente complicata e assurda che, talvolta, può essere spiegata soltanto da storielle molto semplici e un po’ ridicole come questa. Viviamo in un paese che fa ancora molta fatica con la mobilità sociale e abbiamo farmacisti figli di farmacisti, intellettuali figli di intellettuali, politici figli di politici; troviamo rassicuranti le dinastie che si tramandano i mestieri e per prima cosa, appena ci imbattiamo in un nuovo personaggio con un cognome noto, ci domandiamo l’un l’altro con fare cospiratorio: “Ma sarà il figlio?”.
Al contempo, però, non accettiamo l’evidenza che chi cresce in un ambiente culturalmente favorevole possa trarre giovamento da un humus più vantaggioso, quindi diamo acidamente per scontato che, se il figlio di qualcuno fa successo, non sarà bravo ma raccomandato. Noi italiani siamo così, familisti di nascosto, egualitari davanti agli altri: non sorprende che questo quarantenne bergamasco, complice il gran caldo, possa essere andato in confusione e aver creduto che, come i titoli nobiliari, anche le lauree siano ereditarie.