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BANDIERA BIANCA

La politica di Trump è come un reality show

Antonio Gurrado

Su Fox News l’intervista al presidente si trasforma in un confessionale tipo Grande Fratello. Il pubblico empatizza con lui e rinuncia a ragionare

Ho guardato la spettacolare intervista di Donald Trump a Fox News e ho capito che non era un’intervista, era il confessionale del Grande Fratello. Da un quarto di secolo, ormai, in tv invale un format per cui lo spettatore dapprima osserva agire i personaggi “veri” dei reality e poi attende che, con lo sguardo in camera, costoro spieghino le proprie ragioni e i propri sentimenti. Si tratta di una messinscena che inverte l’ordine dei fattori – l’espressione dei moti d’animo arriva dopo le azioni da essi causate – per assicurarci che ciò cui abbiamo assistito è reale: anche le azioni più assurde e sconsiderate, se giustificate alla luce di un travaglio interiore confessato ai telespettatori, acquisiscono consequenzialità e preparano il terreno ad azioni ancora più assurde e sconsiderate.

Donald Trump, che deve parte della propria fama al reality “The Apprentice”, applica lo stesso criterio al proprio programma politico, con una spiegazione permanente che costituisce una sorta di basso continuo o perpetua glossa ad azioni che, considerate col raziocinio di osservatori neutrali, risulterebbero inspiegabili. Così, invece, il pubblico empatizza con lui, provando emozioni positive o negative e rinunciando a ragionare; altrimenti, gli spettatori del Grande Fratello sarebbero tutti sociologi e antropologi. Non so se Donald Trump finirà per rovinare il mondo o se si fermerà cinque minuti prima, lo scopriremo all’ultima puntata. Di sicuro l’audience sarà altissima.

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