Foto di Myles Tan su Unsplash

Bandiera Bianca

Le contraddizioni dei dati su povertà, maschilismo e declino demografico

Antonio Gurrado

Secondo un rapporto dell'Unfpa non si fanno più figli per mancanza di equità e risorse. Peccato che i dati globali raccontino un mondo ben più contraddittorio di quello descritto nei comunicati

Ci vuole sempre un sovrappiù di fantasia per comprendere i documenti dell’Onu; come i discorsi del suo segretario generale, forse vanno ascoltati durante trip allucinogeni, oppure letti al contrario affinché trovino effettivo senso. Da un lungo rapporto pubblicato dall’Unfpa (il Fondo Onu per la Popolazione), emerge una nota stampa secondo cui i motivi per cui non si fanno più bambini sono la carenza di soldi e il diffuso maschilismo: una mole enorme di dati – nonché di dichiarazioni strappalacrime attribuite a generici testimoni anonimi sparsi per il mondo – viene addotta per dimostrare l’elevata percentuale di persone che non riesce ad avere il numero di figli che vorrebbe, non perché la biologia lo impedisca, ma perché ritiene di non poter pagare le spese di un’istruzione adeguata, di non potersi permettere l’affitto di una casa più grande e, soprattutto, di non poter farli crescere in un mondo equo, che riconosca i diritti di tutti. Esito singolare, se si pensa che al mondo le nazioni con il tasso di fecondità più elevato – secondo i World Population Prospects, ovvero un altro documento diramato dall’Onu – sono i Paesi dell’Africa subsahariana, che non ricordavo celebri per la distribuzione della ricchezza e per il riconoscimento di diritti all’avanguardia, per le abitazioni spaziose e per l’istruzione d’eccellenza garantita a tutti. Chissà, forse si tratta di due Onu diverse; oppure sono due mondi paralleli.

Di più su questi argomenti: