Foto di Tolga Bozoglu, via Ansa 

Bandiera Bianca

Messi non è come Maradona. E un giorno nessuno sarà come Messi

Antonio Gurrado

La smania di paragonare è solo rimpianto del tempo passato. E il calcio non è un'eccezione. Speriamo di fermare la degenerazione, ma quello che resta è che non ci sarà mai un campione uguale a un altro 

Questa smania di paragonare Messi a Maradona, di inventarsi investiture (albi)celesti e di forzare parallelismi a capocchia, non ha niente a che vedere col calcio ma è puro abisso esistenzialista. È dai tempi del peccato originale che la specie umana rimpiange i tempi andati e il calcio non fa eccezione. L’età dell’oro maradoniana non significa solo Maradona; significa tutta una scintillante costellazione di campioni e trionfi, anzi, di spensieratezza e scialo che hanno caratterizzato gli anni ’80 rendendoci felici.

 

Oggi fingiamo di esserlo ancora, per una sera almeno, assicurando che Maradona si è reincarnato e che il 2022 vale il 1986; ci raccontiamo che la storia si ripete per provare a elevare il presente e i suoi affanni al rango del passato e dei suoi dolci ricordi, ci illudiamo basti a frenare la degenerazione ontologica che erode il mondo sotto i nostri occhi.

 

Il mero fatto che ci poniamo la questione se Messi sia come Maradona, se l’oggi sia all’altezza di ieri, è sufficiente a confermarci che non è vero, altrimenti non avremmo dubbi da stordire dando fiato alle fanfare. Ci consola soltanto la certezza che, fra quarant’anni, qualcuno vanterà che un campione non ancora nato sarà identico a Messi e noi potremo dirgli che se lo sogna, che non ha idea, povero lui.