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Bandiera Bianca

Le app di dating funzionano, ma solo per chi rimorchia anche offline

Antonio Gurrado

Una ricerca dell'Università di Tilburg ha dimostrato che in rete ha più possibilità di conoscere persone chi sa esprimere pensieri originali e non usa frasi banali. Insomma se uno è sfigato in 3D, lo è anche dietro uno schermo 

Una ricerca dell’Università di Tilburg ha stabilito che, per avere successo sui siti di incontri, bisogna saper essere metaforici. O meglio, spiegano gli accademici, bisogna insufflare nei potenziali partner delle suggestioni che li attraggano e li incuriosiscano; magari con una citazione ben assestata, un tocco di romanticismo, una ventura ironica o malinconica, o quanto meno con dettagli sapientemente amministrati. Ad esempio, illustrano, anziché scrivere “amo lo sport” in generale conviene specificare quale sport e perché.

 

Inoltre, aggiungono, costituisce un indubbio vantaggio non rifugiarsi in locuzioni che usano tutti (“mi piace viaggiare”, “di che segno sei?”) ma esprimere pensieri originali calibrati sulla propria identità e volti a esprimere la parte più speciale di noi stessi in quanto individui. Insomma, a farla breve, questa ricerca dell’ateneo olandese ha stabilito che, per avere successo sui siti di incontri, è meglio essere interessanti che noiosi, è meglio avere qualcosa da dire che restare a bocca aperta come stoccafissi.

 

Insomma, a farla brevissima, questa ricerca dimostra che online rimorchiano le stesse persone che rimorchiano dal vivo; mentre, se uno è sfigato in 3D, lo è anche dietro uno schermo. Non ve l’aspettavate, eh? Credo che il Nobel sia dietro l’angolo.

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