Manifestazioni contro la violenza sulle donne (foto LaPresse)

(Alcuni) uomini che odiano le donne

Antonio Gurrado

Ennesimo commento intelligente sul femminicidio. Salti mortali per non ripetersi ma anche per non generalizzare

“Le amano e poi le ammazzano”: su Repubblica Michela Marzano fa i salti mortali per non ripetersi – all'ennesima richiesta di commento intelligente sul femminicidio – ma anche per non generalizzare. Evita accuratamente di caricare la croce di singoli assassini sul genere maschile nel complesso, anche se il titolo in prima pagina ammicca alla “gioventù bruciata dai maschi”. Io sono maschio e non brucio nessuno, ragion per cui apprezzo i calibrati distinguo della filosofa: “Cosa sta accadendo ad alcuni uomini? Sorge il dubbio che il problema sono alcuni uomini a trascinarselo dentro”. E poi, pur di non parlare di responsabilità individuale, giù spiegazioni sommarie sulla fragilità del maschio e sul vuoto della condizione umana.

 

Per misurare quanta ipocrisia possa celarsi in quell'“alcuni”, tentiamo un esperimento. Se diciamo che i giornali fanno commenti superficiali, che i filosofi scrivono corbellerie, che gli immigrati sono delinquenti o che i politici rubano, operiamo una generalizzazione grossolana e indebita, tanto inammissibile quanto il dire che gli uomini sono un pericolo per le donne. Se invece ci rifugiamo nella considerazione che alcuni uomini sono un pericolo per le donne, e diamo una spiegazione un tanto al chilo del perché, allora possiamo andare sul sicuro e dire impunemente: alcuni politici rubano, alcuni immigrati sono delinquenti, alcuni giornali fanno commenti superficiali, alcuni filosofi scrivono corbellerie.

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