Leo Varadkar (foto LaPresse)

Il nuovo premier irlandese è omosessuale. Chissenefrega

Antonio Gurrado

Magari Leo Varadkar sarà un ottimo primo ministro, magari sarà pessimo, però mi pare lesivo nei confronti della carica cui ha attinto limitare il giudizio popolare a ciò che combina in casa propria

Dice che stiamo vivendo un momento storico perché il futuro primo ministro dell'Eire sarà Leo Varadkar, nuovo leader del Fine Gael, figlio di uno straniero e omosessuale. Sarà. A dire il vero fra gli uomini politici fondamentali nella storia d'Irlanda c'è già stato un primo ministro, e poi addirittura capo dello Stato, che con cognome non propriamente gaelico si chiamava Éamon de Valera: suo padre era spagnolo, pertanto chi sostiene che Varadkar sia un personaggio storico in quanto figlio di uno straniero è o ignorante o in malafede. Bisogna dedurne che il momento storico consista piuttosto nel fatto che Varadkar sia omosessuale e viva con un uomo: magari sarà un ottimo primo ministro, magari sarà pessimo, magari così così come un Obama qualsiasi, però mi pare lesivo nei confronti della carica cui ha attinto limitare il giudizio popolare a ciò che combina in casa propria, in base a ciò che ama e a come trascorre la domenica. Viviamo in un momento storico, indubbiamente, ma nel senso che fra mezzo millennio gli storici lo descriveranno così: “Giunse poi il tempo in cui i governanti furono giudicati solo e soltanto in base a gusti personali e abitudini private. L'attività pubblica dei politici divenne pertanto del tutto ininfluente”.

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