La Madonna di Loreto (foto etoile_astre via Flickr)

La credibilità scientifica della Madonna di Loreto

Antonio Gurrado

Così l'analisi del cervello di Cartesio mette in crisi la scienza contemporanea e le certezze dei razionalisti

Per la scienza contemporanea è assurdo che un intero sistema filosofico sia stato originato da una visione mistica; un sistema rigidamente razionalista, per giunta. Eppure Cartesio ricevé in sogno qualcuno che dall'oltremondo gli esponeva i fondamenti del metodo e il giorno dopo, per gratitudine, fece voto alla Madonna di Loreto. Un'apparizione – o, secondo alcuni, una trance allucinatoria – era dunque alla base della teoria cartesiana, culminante nella congettura secondo cui nell'epifisi o ghiandola pineale, unica parte scempia del cervello, si trovasse il punto di connessione fra res cogitans e res extensa. Bene. Ora, sul Journal of the Neurological Sciences, è uscito uno studio che indaga la correlazione fra struttura anatomica del cervello e intelligenza fuori dalla norma. Del cranio di Cartesio sono stati studiati frammenti conservati presso il Museo di Storia Naturale di Parigi e sottoposti a una tomografia computerizzata che ha consentito di ricostruire accuratamente l'interno della calotta, consentendo, spiegano gli scienziati, “di valutarne quantitativamente le caratteristiche per effettuare una diagnosi retrospettiva delle anomalie anatomiche e un confronto con le ben note abilità neuropsicologiche del suo possessore”. Il cervello di Cartesio, apprendo da Repubblica, è stato confrontato con centodue cervelli di uomini vissuti dopo di lui ed è risultato “sorprendentemente normale” se non nell'abnorme sviluppo della corteccia frontale, parte deputata all'elaborazione del significato delle parole e alla connessione fra pensiero e azione. Un metodo scientifico che rende, tutto a un tratto, la Madonna di Loreto un'ipotesi più credibile.