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Dopo l'8 marzo gli uomini si sono trasformati in donne

Antonio Gurrado

Un'indagine svela che, fra duemila maschi adulti intervistati, quasi la metà ritiene che l'uomo italiano stia cambiando e un ulteriore terzo giudica l'uomo in crisi

Classica domanda da 9 marzo: e i maschi? Un'indagine i cui risultati sono stati pubblicati oggi dal Corriere svela che, fra duemila maschi adulti intervistati, quasi la metà ritiene che l'uomo italiano stia cambiando e un ulteriore terzo giudica l'uomo in crisi. Inoltre, per più di un terzo degli intervistati, l'uomo è diventato più insicuro, più debole, più smarrito e più sentimentale.

 

Più sentimentale? Cosa c'entra il sentimento con debolezza e smarrimento? C'entra, c'entra.

 

Dalla stessa indagine emerge infatti come un maschio adulto su due creda nell'amore romantico ovvero nel “trovare un partner di cui innamorarci e che sarà l'unica persona nella nostra vita”. Va bene i diciottenni, ma ne sono convinti in percentuali consistenti i quarantenni, i cinquantenni e perfino i sessantenni, i quali magari dovrebbero essersi accorti che per loro non è stato così. Non basta. Per un terzo degli intervistati il successo consiste nel “trovare un equilibrio”: vuol dire che a un maschio su tre, per essere soddisfatto di se stesso, basterebbe smettere di essere uno squilibrato. Infine, le emozioni contano molto nella vita del 60 per cento del campione e per un altro 13 per cento sono la cosa più importante in assoluto, giungendo all'inquietante novero di tre irrazionali su quattro.

 

Volete dunque sapere cosa stessero facendo i maschi ieri? Mentre le donne scioperavano contro la crudeltà maschile, gli uomini si sdilinquivano per l'amore eterno, si piangevano addosso, speravano di cessare di essere isterici. Mentre le donne scioperavano contro di loro, gli uomini si emozionavano.

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