François Hollande con Ségolène Royal (foto LaPresse)

Di Famiglia non ce n'è una sola. Perché Hollande vuole cambiare nome al ministero

Antonio Gurrado
Per capire il mondo, ormai bisogna leggere i rotocalchi femminili. Oggi François Hollande ha svelato a Elle una riforma radicale: cambierà nome al Ministero della Famiglia. La variazione si colloca oltre le sottigliezze di questa neolingua di panna montata

Per capire il mondo, ormai bisogna leggere i rotocalchi femminili. Oggi François Hollande ha svelato a Elle una riforma radicale: cambierà nome al Ministero della Famiglia. Bisogna premettere che la struttura del governo francese è un esercizio di stile che prevede ministeri dell’eguaglianza reale, del dialogo sociale, dell’habitat durevole; c’è un sottosegretariato all’economia solidale, un sottosegretariato alla lotta contro l’esclusione e un sottosegretariato alla memoria che, in francese, suona meno iettatorio della traduzione italiana.

 

[**Video_box_2**]Non sazia di essere ministro dell’ambiente, Ségolène Royal è anche ministro del mare e nulla esclude che un domani diventi anche ministro della terra e del cielo, o quanto meno del pesce e del plancton. Tuttavia la variazione suggerita da Hollande si colloca oltre le sottigliezze di questa neolingua di panna montata; è la risposta a chi gli rimprovera che avere istituito un Ministero della Famiglia, per giunta con l’iniziale maiuscola, sia un po’ troppo di destra. “Perché”, ha risposto, “sarebbe di destra il fatto che tutti speriamo di averne una? Ho voluto il mariage pour tous per dare a tutti la possibilità di averla indipendentemente dal genere. Reazionario sarebbe considerare un solo e unico modello familiare”. Quindi ha estratto l’asso dalla manica: lo ribattezzerà Ministero delle Famiglie. Al plurale. Giusto per ricordare che a volte averne una non basta.

Di più su questi argomenti: