Chiedere che l’indisponibilità della vita sia argomentata non significa cedere all’eutanasia Di quale pertinenza e utilità sono i paradigmi in bioetica? E quanto appropriati ai suoi reali problemi? Queste le domande che sorgono dopo aver letto il lungo articolo di G. Fornero “I funamboli della bioetica” (Il Foglio del 17 gennaio). In essi si ribadisce l’imprescindibilità dei paradigmi, in specie di quello dell’indisponibilità/disponibilità della vita, collegabile all’abusata dicotomia di sacralità-qualità della vita e all’opposizione tra bioetica cattolica e bioetica laica. Vittorio Possenti 25 FEB 2009