I marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

Il caso Marò e l'arrivo del premier libico a Tripoli. Le notizie del giorno, in breve

Redazione
Tutto quello che è successo oggi in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

 

Caso marò, l’Italia chiede il rientro di Girone in patria. Le autorità italiane hanno chiesto al tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di ordinare all’India il rilascio del marò Salvatore Girone, in attesa che la corte decida a quale paese spetti la giurisdizione sulla vicenda. La richiesta è stata definita “inammissibile” dall’India.

 


 

Renzi: “Vogliamo la verità su Regeni”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha affermato che il governo italiano farà tutto il possibile per accertare l’accaduto sulla morte in Egitto del ricercatore Giulio Regeni: “Ci fermeremo solo davanti alla verità vera, non a una verità di comodo”.

 


 

Padoan critica le regole di bilancio Ue. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha dichiarato che lo sforzo richiesto dall’Unione europea al nostro paese è “deformato da considerazioni statistiche” e che “queste regole, imponendo all’Italia aggiustamenti dolorosi, le recano maggior danno che ad altri paesi”.

 

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato da +1,3 a +1,1 per cento le stime di crescita del Pil italiano nel 2016.

 


 

Salvati 3.700 migranti in cinque giorni. Si intensifica l’arrivo di barconi di migranti sulle coste italiane. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha comunicato che negli ultimi cinque giorni “sono state salvate 3.700 persone in mare”.

 


 

Marino attacca il Pd. L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino ha duramente criticato il Partito democratico, affermando che se avesse seguìto i consigli del partito, oggi sarebbe “in cella di isolamento”.

 


 

Cattaneo nuovo ad di Telecom. Il cda di Telecom ha nominato all’unanimità Flavio Cattaneo nuovo amministratore delegato della compagnia.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib +1,12 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 106. L’euro chiude in rialzo a 1,13 sul dollaro.

 

 

 

DAL MONDO

 

 

Il premier libico Fayez al Serraj ha raggiunto Tripoli per assumere i pieni poteri nel governo di concordia nazionale voluto dalle Nazioni Unite e necessario per dare il via a una missione militare occidentale contro lo Stato islamico. I membri dell’esecutivo sono arrivati in città da Tunisi via mare, ma per ora rimangono di stanza in una base militare fuori dall’abitato.

 

“Ci auguriamo che il governo Serraj possa ora lavorare nell'interesse della Libia e del popolo libico”, ha commentato Matteo Renzi dagli Stati Uniti.

 


 

I terroristi a Bruxelles miravano al premier belga Charles Michel. Secondo fonti della Bbc, gli inquirenti hanno trovato un computer appartenuto a uno dei sospetti con mappe e fotografie dell’ufficio e dell’abitazione del primo ministro.

 


 

Parigi rinuncia alla legge antiterrorismo concepita dopo gli attentati di Parigi, che comprendeva tra le altre cose l’eliminazione della cittadinanza francese ai sospettati di terrorismo con doppio passaporto. Il presidente François Hollande ha detto che non ci sono le condizioni per passare la riforma costituzionale in Parlamento.

 


 

L’opposizione siriana dice no ad Assad. Il presidente siriano oggi ha detto ai media russi che un’“opposizione” non meglio specificata avrebbe potuto entrare a far parte di un nuovo governo concordato durante i negoziati di pace di Ginevra. I membri dell’opposizione presenti nella capitale svizzera hanno rifiutato l’offerta.

 


 

Nuovo governo in Birmania. Htin Kyaw, fedelissimo di Aung San Suu Kyi, ha prestato giuramento da presidente. La Signora sarà ministro con delega su ben quattro dicasteri: Esteri, Energia, Educazione, Ufficio del presidente.

 


 

Annunciati i colloqui di pace in Colombia tra il governo e l’Esercito di liberazione nazionale (Eln), il secondo gruppo terroristico dopo le Farc a iniziare negoziati con Bogotá.

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