Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (foto LaPresse)

Il caso dei marò riparte dall'arbitrato internazionale

Redazione
Prima udienza oggi all'Aja e scambi di accuse tra Roma e New Delhi. Il verdetto è atteso per la fine del mese

Il caso dei due marò accusati dell'omicidio di due pescatori in India approda nell'aula di un tribunale internazionale e subito sale il tono dello scontro tra Roma e New Delhi. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone "non sono stati ancora tecnicamente incriminati di alcun reato" dalla giustizia indiana, ma l'India "dimostra di disprezzare il giusto processo" considerandoli già colpevoli con un atteggiamento che esemplifica al meglio l'impasse attuale", ha affermato l'ambasciatore Francesco Azzarello nell'intervento di apertura della prima udienza al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos), durante la quale si sono espressi anche gli avvocati italiani.

 

Girone è "ostaggio" dell'India, secondo il governo italiano, che ha attivato la procedura di arbitrato internazionale il 26 giugno scorso e chiede "misure cautelari" urgenti a tutela dei marò, finché non si sarà espressa la Corte arbitrale dell'Aja sul ritorno in patria del fuciliere che si trova ancora in India. L'Italia ha chiesto anche che Latorre possa restare in Italia a curarsi dall'ictus che lo colpì nell'ambasciata d'Italia a New Delhi e che vengano sospese le procedure della giurisdizione a carico dei marò, nel contesto e fino alla conclusione del procedimento arbitrale.

 

"La frustrazione, lo stress, il deterioramento delle condizioni mediche delle persone direttamente e indirettamente coinvolte, minacciano un grave danno ai diritti dell'Italia. Per questo bisogna risolvere la situazione con urgenza", ha avvertito Azzarello. L'Italia è unita con i fucilieri Girone e Latorre", ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sul suo profilo Twitter.

 

La replica del governo indiano, nelle osservazioni scritte all'Itlos, è risoluta. "Descrivere il sergente Girone come un 'ostaggio' è del tutto inappropriato e offensivo ed è dimostrato dal fatto che a entrambi i marò è stato consentito di tornare due volte in Italia", si legge, mentre nel pomeriggio i giudici ascolteranno le ragioni di New Delhi. Domani italiani e indiani risponderanno alle rispettive domande e ci sarà spazio per le repliche. La decisione dell'Itlos sulle richieste italiane è attesa non prima del 24 agosto.

 

[**Video_box_2**]Il governo italiano punta su Sir Daniel Betlehem, capo del team legale internazionale, già direttore del Servizio affari giuridici del ministero degli Esteri britannico (2006-2011) e da molti anni membro del Comitato consultivo del "British Institute of International and Comparative Law".