foto LaPresse

Antenne pazze

Mediaset avanza con l'Opa Raiway, ma teme l'effetto Caimano sul Pd

Redazione

Sinistra dem e grillini s’inalberano, Renzi s’informa scettico, dubbi sulla fattibilità tecnica e allusioni sul Cav.

Roma. Matteo Renzi fa sapere d’averlo appreso alla mattina, aprendo il Corriere della Sera, e con ciascuno dei suoi interlocutori telefonici, nel corso della giornata, ha espresso sull’intera operazione un certo scetticismo venato d’ironia toscana perché, come dice Michele Anzaldi, deputato del Pd e membro della Vigilanza Rai, “per legge la cessione di quote di Raiway non può superare il 49 per cento, e l’offerta di Mediaset non è quindi accettabile”. Chissà. I vertici di Mediaset, che hanno manifestato l’intenzione di acquisire l’infrastruttura che trasmette i segnali televisivi italiani e che è un po’ quello che le strade ferrate sono per i treni, comunicano cautela e un’attesa appena incrinata dalla preoccupazione che per una volta la presenza in politica di Silvio Berlusconi provochi un danno collaterale all’azienda che, spiegano con una buona dose di realismo cinico, è stata soggetto “attivo e passivo” del conflitto d’interessi: ne ha tratto cioè vantaggi, ma anche qualche svantaggio. E infatti il Parlamento, e la politica tutta, è adesso un fermentare di dubbi, allusioni, avvertimenti, “prima Mondadori-Rcs, poi Mediaset-Raiway: ora aspetto che il Milan compri l’Inter”, ha scritto su Twitter Pier Luigi Bersani. E dietro i motti di spirito, in una parte del Pd, rimane occultato il sospetto di uno scambio. Nella minoranza ribolle una mezza sollevazione anti Caimano che si fa esplicita nel Movimento cinque stelle: “E’ il patto del Nazareno televisivo, una risorsa pubblica messa sul mercato sta per essere fagocitata dal gruppo Mediaset”. Proprio il tipo di battaglia che l’azienda berlusconiana teme di più: comprare sul mercato attraverso un’Opa è un diritto, dicono, “vedremo se il governo è per il mercato o no”.

 

E insomma a Cologno Monzese sono fiduciosi, ma prestano un orecchio attento al rumore che si solleva dai Palazzi della politica, sanno bene che Berlusconi ha rappresentato per loro un largo e solido ombrello per oltre vent’anni, ma sanno pure che il suo ruolo di capo dell’opposizione e di nemico storico della sinistra può anche avere brutti effetti collaterali sulle scelte industriali e di mercato dell’azienda, e in particolare nel meccanismo delicato di un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) per l’acquisizione di una società in parte quotata in Borsa e in parte ancora di proprietà della Rai e dunque, indirettamente, del ministero del Tesoro, come Raiway. Il governo sostiene che l’Opa non è praticabile perché nessuno può salire oltre la quota del 49 per cento, ma la faccenda assume evidentemente una dimensione di senso molto più ampia delle tecnicalità che riguardano l’eventuale forma di acquisto. Dicono a Mediaset, con un tono d’attesa e di sfida: vediamo se i tempi sono cambiati. Solo due anni fa – spiegano – sarebbe stato semplicemente impensabile per noi fare un’offerta del genere, ma bisogna ancora vedere se viene accettata.

 

[**Video_box_2**]E se nel governo – la questione è sul tavolo del ministero dell’Economia – parlano poco e niente, ma si affidano a una nota dal sapore palindromo (“l’offerta pubblica per Raiway conferma l’apprezzamento da parte del mercato della scelta compiuta a suo tempo dal governo di valorizzare la società delle torri Rai facendola uscire dall’immobilismo nel quale era confinata”), la reazione del Pd più giovane, e renziano, rivela un’attitudine quasi incompatibile con la sollevazione della minoranza interna al Partito democratico, “i motivi di preoccupazione e inquietudine sono inevitabilmente destinati ad aumentare”, ha detto Davide Zoggia, un tempo membro della segreteria di Bersani. Parole, toni, modi, pensieri molto distanti da quelli espressi, per esempio, da Matteo Ricci, il vicepresidente del Pd, renziano: “Il patto del Nazareno non c’entra niente con l’offerta di Mediaset per Raiway. Lo escludo categoricamente”. E ancora: “Non mi dà alcun fastidio che Mediaset si compri Raiway. In questo campo ci deve essere concorrenza vera. Mi preoccupa, piuttosto, il fatto che si possa andare verso un mercato in cui i monopoli si rafforzano anziché verso un mercato maggiormente concorrenziale”. A Mediaset intanto aspettano, ascoltano, osservano. L’offerta loro l’hanno presentata, “stiamo a vedere”.

 

Di più su questi argomenti: