Teodoro Obiang Nguema Mbasogo

Il carnevale del dittatore

Maurizio Stefanini

Propaganda, potere e denaro. Il presidente della Guinea Equatoriale ha donato 3,5 milioni di dollari a una scuola di samba brasiliana in cambio di un omaggio al paese africano nella grande sfilata di Rio de Janeiro.

Capo di Stato della Guinea Equatoriale dal 3 agosto 1979, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo è il capo di stato al mondo da più lungo tempo al potere. Nel 2006 Forbes lo classificò come l’ottavo capo di Stato più ricco del mondo e il più ricco in assoluto in Africa. Vanta anche un nipote, Pedro Obiang, che gioca in serie A. Nguema gestisce un capitale da 600 milioni di dollari, frutto dell’assoluta confusione tra il suo patrimonio personale e quello di un paese che per quanto piccolo è resta la terza cassaforte petrolifera dell’Africa. Nguema appartiene all’unica famiglia al mondo che ha sempre governato uno stato da quando è indipendente: emancipata dalla Spagna, nel 1968 la Guinea Equatoriale ebbe dal 1968 come primo presidente suo zio, Francisco Macías Nguema.

 

 

Francisco fu un generale dell’esercito coloniale di Franco, diventato col tempo un sanguinario dittatore comunista che il nipote rimosse con un golpe e che fece fucilare, accusandolo di genocidio. Ora il successore di Nguema dovrebbe essere il figlio, Teodoro Nguema Obiang Mangue detto Teodorín, secondo vicepresidente e noto viveur.

 

 

Altri curiosi primati li ha poi stabiliti da quando nel 1991 è stato formalmente ristabilito il pluripartitismo. Alle ultime elezioni del 2008 il suo partito ha preso 99 dei 100 deputati. Alla presidenziali del 2003, in alcuni seggi elettorali, Nguema ottenne il 103 per cento dei voti. Va da sé che il suo prestigio non è integerrimo. A parte gli oppositori che lo hanno accusato di cannibalismo e di aver ucciso almeno 40.000 persone, sia gli Stati Uniti sia la Francia lo hanno indagato per riciclaggio. Ma adesso il presidente della Guinea Equatoriale può finire nel Guinness anche per un’altra ragione: i 10 milioni di reais, 3,5 milioni di dollari, con cui ha finanziato la scuola di samba Beija Flor, in cambio del suo omaggio nella grande sfilata del Sambodromo Marqués de Sapucaí  al Carnevale di Rio de Janeiro. 

 

 

La scelta è a suo modo oculata. Nel campionato di sfilate al Carnevale di Rio il Grêmio Recreativo Escola de Samba Beija-Flor,  che prende il nome dal colibrì, è quello che ha vinto più volte: ben 12. Una specie di Juventus del Samba di Carnevale. Non è la prima volta che la politica o gli affari si impadroniscono del Carnevale di Rio. Già il regime di Gétulio Vargas e quello militare del 1964-85 utilizzarono masssicciamente le Scuole di Samba per fare propaganda. Nel 1985 la scuola Imperio Serrano  fu sponsorizzata dalla birra Brahma, e nel 2006 la Vila Isabel ricevette l’appoggio della società petrolifera di Stato venezuelana Pdvsa, con lo scopo di esaltare il regime chavista. Come ha però ricordato il quotidiano O Globo, “mai prima d’ora nel Carnevale di Rio una scuola aveva ricevuto tanto denaro per una sponsorizzazione”. Teodoro e Teodorín sono però assidui frequentatori del Carnevale Carioca, e per goderselo meglio hanno anche comprato un lussuoso appartamento a Ipanema. E sembra che Tedorín sia anche legato sentimentalmente a una ballerina della Beija Flor. La scuola intanto ha diffuso un comunicato per giustificare il ricco finanziamento. “La direzione ha ricevuto l'appoggio culturale e artistico del governo della Guinea Equatoriale con l’idea di divulgare la storia del suo popolo".

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