Zeman vs Figc. "Si scelga chi ama il calcio e non i soldi"

Redazione

"Il calcio italiano è obbligato a fare qualcosa perché siamo rimasti indietro"

"Il calcio italiano è obbligato a fare qualcosa perché siamo rimasti indietro". Lo ha detto Zdenek Zeman nel giorno della sua presentazione come nuovo tecnico del Cagliari. "Come dappertutto si cambia sempre poco. Oggi si parla di cambiare tutto perché i Mondiali sono andati male, ma se l'Italia vinceva una partita non se ne parlava e non si cambiava. Ora siamo obbligati a fare qualcosa e a cercare  motivazioni perché il calcio italiano non è più dove era prima".

 

"Penso che siamo rimasti un po' indietro -ha evidenziato Zeman- noi siamo sempre quelli che pensavano che non ci può succedere niente, che siamo molto bravi senza fare niente. Mentre altri paesi fanno  qualcosa per il calcio, qua si fa poco". "Chi vedrei alla guida della Figc e della nazionale? Io non ho persone, ma prima di tutto chi ama il calcio e non i soldi. Serve qualcuno che voglia veramente cambiare qualcosa, visto che i risultati non sono soddisfacenti".

 

Parlando della sua nuova avventura sulla panchina del club sardo, Zeman ha poi affermato che "in questo momento forse l'unica cosa che manca al Cagliari è lo stadio. La società sta facendo di tutto per cercare di migliorare e fare una cosa decorosa, così come è oggi c'è da spaventarsi. In Italia non abbiamo approfittato dei Mondiali del 1990, si poteva fare meglio e di più. Da quel momento si aspetta un'occasione per farlo, ma dal momento che non ci sono Mondiali o Europei in Italia è tutto fermo".