Mare Nostrum, tragedie inevitabili, incentivi sbagliati e strategie alternative

Redazione

Sono trenta, per ora, i cadaveri ritrovati dalle autorità italiane su un peschereccio con 600 persone a bordo soccorso domenica dalla marina nel Canale di Sicilia. Trenta morti per asfissia o annegamento durante la traversata del Mediterraneo.

Sono trenta, per ora, i cadaveri ritrovati dalle autorità italiane su un peschereccio con 600 persone a bordo soccorso domenica dalla marina nel Canale di Sicilia. Trenta morti per asfissia o annegamento durante la traversata del Mediterraneo. E’ l’ulteriore prova che le soluzioni facili, nel governare i flussi migratori, non esistono. Qualcuno si era illuso che l’operazione Mare Nostrum, con il dispiegamento dei nostri militari per raccogliere in alto mare le “carrette” in arrivo dalle coste africane, avrebbe azzerato o ridotto i rischi per decine di migliaia di disperati. Non è così. Piuttosto, come è stato spiegato anche dai vertici “tecnici” del ministero dell’Interno, uno schema simile incentiva gli immigrati ad affidarsi ai trafficanti d’uomini. Aumentando sensibilmente il flusso in partenza, aumentano le probabilità di tragedie in mare. Quest’anno gli arrivi via mare sono stati 60 mila; sicuramente supereremo il record di 63 mila segnato in tutto il 2011.

 

Il giorno dopo la tragedia, invece, assistiamo al solito siparietto: l’Italia che dice di non poter continuare da sola a pattugliare le coste – anche per i costi proibitivi dell’operazione –, salvo poi continuare a farlo; l’Ue che promette altri aiuti, ma in futuro. Esattamente come un anno fa, dopo l’ennesima tragedia. Sarebbe meglio un po’ di chiarezza sul solito punto: se le frontiere devono essere completamente aperte, come sono oggi per scelta dei governi Letta e Renzi, si trovino più risorse nazionali per sostenere i costi dell’operazione di soccorso e accoglienza. Se si sceglie invece un percorso restrittivo, non mancheranno gli esempi cui ispirarsi: il presidente democratico degli Stati Uniti, Barack Obama ha appena chiesto al Congresso maggiori poteri per rimpatriare i minorenni messicani che valicano la frontiera americana. Solo così, sostiene, si disincentivano i viaggi della morte. Si scelga in un senso o nell’altro, senza siparietti destabilizzanti.