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Il Papa: "L'aborto è un delitto abominevole"

Matteo Matzuzzi

Ricevendo questa mattina in Vaticano il Movimento per la Vita italiano, il Papa ha parlato di aborto. "Uno dei rischi più gravi ai quali è esposta la nostra epoca, è il divorzio tra economia e morale, tra le possibilità offerte da un mercato provvisto di ogni novità tecnologica e le norme etiche elementari della natura umana, sempre più trascurata". Occorre pertanto – ha aggiunto Francesco – "ribadire la più ferma opposizione ad ogni diretto attentato alla vita, specialmente innocente e indifesa, e il nascituro nel seno materno è l'innocente per antonomasia".

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    Ricevendo questa mattina in Vaticano il Movimento per la Vita italiano, il Papa ha parlato di aborto. "Uno dei rischi più gravi ai quali è esposta la nostra epoca, è il divorzio tra economia e morale, tra le possibilità offerte da un mercato provvisto di ogni novità tecnologica e le norme etiche elementari della natura umana, sempre più trascurata". Occorre pertanto – ha aggiunto Francesco – "ribadire la più ferma opposizione ad ogni diretto attentato alla vita, specialmente innocente e indifesa, e il nascituro nel seno materno è l'innocente per antonomasia". Per spiegare ancora meglio il concetto, il Pontefice ha preso in presto le parole della costituzione Gaudium et spes: "La vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura; l'aborto e l'infanticidio sono delitti abominevoli". C'è stato spazio anche per un ricordo personale di Bergoglio, risalente a "tanto tempo fa": Una volta, "avevo una conferenza con i medici. Dopo la conferenza ho salutato i medici, parlavo con loro, e uno mi ha chiamato in disparte. Aveva un pacchetto e mi ha detto 'Padre, io voglio lasciare questo a lei. Questi sono gli strumenti che io ho usato per fare abortire. Ho incontrato il Signore, mi sono pentito, e adesso lotto per la vita'. Mi ha consegnato tutti questi strumenti". A chi è cristiano, ha proseguito ancora il Papa, "compete sempre questa testimonianza evangelica: proteggere la vita con coraggio e amore in tutte le sue fasi. Vi incoraggio a farlo sempre con lo stile della vicinanza, della prossimità. Che ogni donna si senta considerata come persona, ascoltata, accolta, accompagnata". Infine, un appello "ad aver cura anche dei nonni, perché i bambini e i nonni sono la speranza di un popolo. Custodire la vita in un tempo dove i bambini e i nonni entrano in questa cultura dello scarto e vengono pensati come materiale scartabile. No!"

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    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.