Alfano: "Impediremo che vengano violate le leggi"

La deriva dei forconi

Redazione

Da Roma a Torino, da Milano a Genova. Il vicentino e il veronese, fino alla Sicilia e alla Sardegna. L'annunciato sciopero dei Forconi, in coincidenza con il blocco dei trasporti e supportato da agricoltori, commercianti e piccoli imprenditori, si è propagato fin da ieri sera in molte zone della penisola causando scontri e disagi in molte città. Torino è la città più colpita con il centro storico e le stazioni ferroviarie bloccate.

    Da Roma a Torino, da Milano a Genova. Il vicentino e il veronese, fino alla Sicilia e alla Sardegna. L’annunciato sciopero dei Forconi, in coincidenza con il blocco dei trasporti e supportato da agricoltori, commercianti e piccoli imprenditori, si è propagato fin da ieri sera in molte zone della penisola causando scontri e disagi in molte città. Torino è la città più colpita con il centro storico e le stazioni ferroviarie bloccate.

    Torino - Radunatisi in piazza Castello i manifestanti sono stati dispersi dai lacrimogeni lanciati dalle forze dell’ordine. Altri focolai sono divampati in via Garibaldi – dove è stata anche costruita un’improvvisata barricata – via XX Settembre (dove si è tentato di fare irruzione nella sede di Equitalia) e in prossimità del palazzo sede della Regione, verso cui sono state lanciate anche alcune bombe carta. Traffico paralizzato e saracinesche abbassate nel centro città, difficili i collegamenti con l’aeroporto di Caselle.

    Genova – Nel capoluogo ligure i blocchi riguardano i caselli autostradali di Bolzaneto, i binari della stazione Genova Brignole, la linea Genova-Ventimiglia più altri disagi registrati nello scalo di Imperia.

    Veneto – Operativi fin dalla notte scorsa sono invece i presidi della protesta nel Veneto con i disagi maggiori registrati in prossimità dei caselli autostradali di Vicenza Ovest e Montecchio Maggiore dove i manifestanti hanno bloccato le carreggiate disponendo di traverso i loro autocarri.

    Milano – Adesione più bassa a Milano dove questa mattina circa duecento persone hanno sfilato in corteo per il centro. Dopo aver bloccato con un sit in via Taramelli per circa venti minuti, i manifestanti sono ora diretti verso la sede della regione Lombardia. Proteste si sono registrate anche sotto la sede di Equitalia.

    Roma – E’ la sede della Banca d’Italia su via Tuscolana ad essere stata invece presa di mira dalle proteste andate in scena nella capitale. Piccoli disagi si sono registrati anche a piazzale dei Partigiani nel quartiere Ostiense.

    Isole – Volantinaggio e situazione sotto controllo in Sicilia e Sardegna. Non si segnalano forti disagi a parte qualche rallentamento causato dagli autotrasportatori sulla A18 Messina-Catania. Picchetti in scena nel porto di Cagliari e presidio anti Equitalia sotto la sede locale dell’agenzia delle entrate.

    Per il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, “le proteste in Italia sono legittime se si rispettano le leggi”. “impediremo che vengano violate le leggi e faremo valere la forza dello Stato – ha proseguito il ministro – ma saremo al contempo comprensivi rispetto alle proteste che siano dentro i limiti dell’ordine e delle leggi dello Stato”.

    Andrea Zunino, portavoce del Coordinamento 9 dicembre, stigmatiza invece le violeze andate in scena questa mattina in alcune città definendole frutto “di un manipolo di giovani aggressivi e violenti che poco c’entrano con la manifestazione che è stata del tutto pacifica. Non siamo noi che provochiamo disordini – ha aggiunto – abbiamo fatto tutto con ordine addirittura pulendo le strade che sporchiamo. Vogliamo rispettare le regole con un minimo impatto sulla vita dei cittadini e coordinandoci con la Digos”, ha poi concluso. Nel pomeriggio, tornato a commentare le violenze in corso a Torino, Zunino ha ribadito che la protesta andrà avanti a oltranza con i tre presidi  di piazza Castello, piazza Derna e piazza Pitagora: "Vogliamo dire basta a quello che non va bene - ha aggiunto - vogliamo che il governo si dimetta. Noi siamo responsabili delle nostre azioni, si persegua che ha comportamenti incivili", ha poi concluso.