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Parole radicali da Napolitano e Cancellieri
A dodici anni dall’ultimo messaggio alle Camere, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è tornato lo scorso 8 ottobre a rivolgersi direttamente al Parlamento: chiedendo di affrontare con misure di clemenza la questione del sovraffollamento carcerario e di aggredire il problema di una giustizia ingolfata da cui discendono tutti gli scompensi.
A dodici anni dall’ultimo messaggio alle Camere, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è tornato lo scorso 8 ottobre a rivolgersi direttamente al Parlamento: chiedendo di affrontare con misure di clemenza la questione del sovraffollamento carcerario e di aggredire il problema di una giustizia ingolfata da cui discendono tutti gli scompensi. Governo e Parlamento sono finora rimasti immobili, anche su questo. Così ieri il presidente, a margine di un convegno organizzato da Sandro Gozi e Luigi Manconi (Pd), ha invocato “responsabilità” per approvare un indulto. Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, ha annunciato che misure su “carceri, processo penale e civile” saranno “presentate” presto. I Radicali hanno convocato una marcia per l’amnistia a Natale. D’altronde sulla questione giustizia, tra cittadini vessati e detenuti suicidi, la “stabilità cimiteriale” del governo Letta (copyright Wall Street Journal) rischia di diventare letterale, non più solo figurata.


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