Indiani su Marte

Redazione

Alle 10 e 08 del mattino di ieri la Mars Orbiter Mission (Mom), la prima missione indiana per raggiungere il pianeta rosso con una sonda robotica, è partita dal centro spaziale di Sriharikota, sulla costa orientale indiana, intitolato all’ingegnere aerospaziale Satish Dhawan. Tutte le varie fasi del lancio hanno avuto esito positivo, forse anche grazie alla puja, l’offerta alla divinità che come da tradizione il capo del Centro di ricerca spaziale indiano, K. Radhakrishnan, ha compiuto al tempio di Tirupati subito prima del lancio.

    Alle 10 e 08 del mattino di ieri la Mars Orbiter Mission (Mom), la prima missione indiana per raggiungere il pianeta rosso con una sonda robotica, è partita dal centro spaziale di Sriharikota, sulla costa orientale indiana, intitolato all’ingegnere aerospaziale Satish Dhawan. Tutte le varie fasi del lancio hanno avuto esito positivo, forse anche grazie alla puja, l’offerta alla divinità che come da tradizione il capo del Centro di ricerca spaziale indiano, K. Radhakrishnan, ha compiuto al tempio di Tirupati subito prima del lancio. Nel settembre del 2014 la Tiranga potrebbe sventolare sul pianeta rosso – metaforicamente, s’intende. E se gran parte dei giornali occidentali online, ieri mattina, aprivano con la cronaca della missione, vuol dire che il governo di Nuova Delhi un primo successo l’ha già incassato.

    Oggi l’India è il quarto paese al mondo a compiere – per il momento con successo – una missione ad altissimo rischio, dopo Stati Uniti, Russia e l’Agenzia europea. E Nuova Delhi ha dato una lezione al Giappone, che provò ad arrivare su Marte nel 1998, senza riuscirci, ma soprattutto alla Cina, che ha fallito una prima missione insieme con la Russia, e il suo primo lancio lo effettuerà nel 2017. Tutti i governi hanno smentito qualsiasi competizione, ma il Global Times cinese ha commentato la notizia con un editoriale che tradiva un po’ di risentimento, andando a fare i conti nelle tasche degli indiani che “sono poveri, ma spendono tutti quei soldi per un paio di foto di Marte”. La corsa allo spazio non si è mai fermata, in occidente ci sono grandi imprenditori che organizzano viaggi di sola andata sul pianeta rosso, in Asia c’è sempre aria di Guerra fredda.