La prossima Gmg a Cracovia nel 2016

Il Papa saluta il Brasile e invita i giovani alla missione

Matteo Matzuzzi

Erano tre milioni i giovani che hanno affollato la spiaggia di Copacabana per la messa che ha concluso la Giornata mondiale della gioventù di Rio, la prima di Papa Francesco. In prima fila, i principali leader politici latinoamericani: dalla padrona di casa, Dilma Rousseff alla "presidenta" argentina Cristina Kirchner, fino al capo dello stato boliviano Evo Morales. Nell'omelia, il Pontefice si è rivolto soprattutto ai giovani, ai quali ha chiesto di "andare, uscire dal piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della comunità". L'invito a farsi discepoli missionari è stata la cifra caratterizzante il viaggio di Bergoglio.

Leggi anche La rivoluzione di Copacabana dal blog L'altro mondo

    Erano tre milioni i giovani che hanno affollato la spiaggia di Copacabana per la messa che ha concluso la Giornata mondiale della gioventù di Rio, la prima di Papa Francesco. In prima fila, i principali leader politici latinoamericani: dalla padrona di casa, Dilma Rousseff alla "presidenta" argentina Cristina Kirchner, fino al capo dello stato boliviano Evo Morales. Nell'omelia, il Pontefice si è rivolto soprattutto ai giovani, ai quali ha chiesto di "andare, uscire dal piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della comunità". L'invito a farsi discepoli missionari è stata la cifra caratterizzante il viaggio di Bergoglio. Lo ha ripetuto sempre, in omelie e discorsi pubblici, ai laici e agli esponenti del clero locale. Parole programmatiche che fissano chiari paletti attorno ai quali la chiesa è destinata a muoversi nei prossimi anni.

    Anche nel penultimo intervento in Brasile, quello pronunciato davanti ai vescovi del Celam (l'organismo che riunisce le conferenze episcopali dell'America del sud e dei Caraibi), il Papa ha detto che "ogni riforma delle strutture ecclesiali non è frutto di uno studio dell'organizzazione, ma è conseguenza della dinamica della missione". Mette in guardia, però, dalla "pretesa interpretativa del messaggio evangelico" fatta con l'uso di categorie che vanno "dal liberalismo di mercato alle categorizzazioni marxiste". Chiusa la settimana di Rio, il prossimo appuntamento sarà non tra due, bensì tra tre anni, nel 2016. Tra Riga e Cracovia, alla fine, l'ha spuntata come previsto la città polacca di cui fu arcivescovo Karol Wojtyla prima di essere eletto Papa nel secondo conclave del 1978. Entusiasta della scelta il cardinale Stanislaw Dziwisz: "Per noi è una gioia, un onore e un impegno. In questo stesso anno celebreremo anche i 1050 anni del Battesimo della Polonia".

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    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.