La commozione del Papa davanti all'immagine della Madonna

Migliaia sotto la pioggia per la prima messa di Francesco in Brasile

Matteo Matzuzzi

Con la messa al santuario di Nostra Signora di Aparecida, è iniziata ufficialmente la settimana di Papa Francesco in Brasile. Dopo la giornata di riposo di ieri e la breve visita di cortesia alla presidente Dilma Rousseff, Bergoglio si è recato sotto la pioggia scrosciante nel santuario che accolse già Giovanni Paolo II nel 1980 e Benedetto XVI nel 2007. Risolti anche i problemi di sicurezza: Pontefice a bordo di una jeep semicoperta, scorta irrobustita, transenne e soldati a presidiare la folla. Appena entrato nella grande basilica, Francesco si è soffermato in silenzio davanti all'immagine della Vergine nella Sala dei dodici apostoli.

Leggi il testo dell'omelia

    Con la messa al santuario di Nostra Signora di Aparecida, è iniziata ufficialmente la settimana di Papa Francesco in Brasile. Dopo la giornata di riposo di ieri e la breve visita di cortesia alla presidente Dilma Rousseff, Bergoglio si è recato sotto la pioggia scrosciante nel santuario che accolse già Giovanni Paolo II nel 1980 e Benedetto XVI nel 2007. Risolti anche i problemi di sicurezza: Pontefice a bordo di una jeep semicoperta, scorta irrobustita, transenne e soldati a presidiare la folla. Appena entrato nella grande basilica, Francesco si è soffermato in silenzio davanti all'immagine della Vergine nella Sala dei dodici apostoli. Francesco è rimasto in piedi, con lo sguardo fisso alla Madonna. Anche il coro che eseguiva uno dei canti preparati per l'occasione, taceva. Il Papa era assorto in preghiera e commosso, tanto che al termine del momento di raccoglimento ha fatto qualche passo per toccare il vetro protettivo dell'icona, baciarlo e deporre ai piedi dell'Immagine un omaggio floreale. Poi è stata la volta della messa. Paramenti bianchi e solenni per la celebrazione che ha visto sull'altare, accanto a lui, i cardinali Damasceno Assis (arcivescovo di Aparecida), Marc Ouellet (prefetto per i Vescovi), Tarcisio Bertone (segretario di stato) e Joao Braz de Aviz (prefetto per gli Istituti di vita consacrata). Francesco inizia l'omelia ricordando che proprio lì, sei anni fa, si teneva la quinta conferenza dell'episcopato latinoamericano. "Il documento finale è nato da questo intreccio fra i lavori dei pastori e la fede semplice dei pellegrini, sotto la protezione materna di Maria", ha detto il Papa. Poi, Bergoglio è passato a presentare e spiegare "tre semplici atteggiamenti: mantenere la speranza, lasciarsi sorprendere da Dio, vivere con gioia". Nessuna aggiunta a braccio, solo semplice lettura dei testi preparati. Chiosa finale sul "cristiano gioioso che non può essere pessimista". Perché per sua natura "non ha la faccia di chi sembra trovarsi in un lutto perpetuo".

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    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.